Scuola e sostegno allo studio

Troppi compiti a casa!Cosa fare?

UNA MAMMA, MARIA, VARESE

Troppi compiti a casa! Da quando la scuola è chiusa a non facciamo altro che fare compiti con mia figlia. Mattine e pomeriggi interi a svolgere esercizi, a studiare argomenti di storia e scienze che nemmeno le sono stati spiegati. Anche sabato e domenica. E poi bisogna caricare file su piattaforme e inviare file pdf via mail. Ma questi compiti non dovrebbero servire a tenersi in esercizio? Come mai alla fine la responsabilità dello svolgimento dei compiti a casa  è praticamente tutta sulle spalle della famiglia? Penso che la quantità esagerata di compiti ottenga l’effetto opposto in un momento in cui la motivazione dei ragazzi è già fragile. Troppi compiti a casa non servono a nessuno. Ne ho parlato anche con altre mamme della classe e non sono l’unica a pensarla cosi! M. A.

CENTRO STUDI MODUS RISPONDE

Gentile Maria, sicuramente troppi compiti non servono e nessuno, ma il significato della consegna a domicilio va oltre il semplice tenersi in esercizio. I compiti a casa dovrebbero infatti servire a sviluppare autonomia nello svolgimento, a maturare capacità di ottimizzazione di tempo e risorse, e, attraverso la correzione, ad aumentare la consapevolezza della propria preparazione. Assegnare compiti utili significa assegnare compiti che gli studenti possono svolgere da soli, tutt’al più con un minimo di supervisione e dovrebbero essere sempre preceduti dalla spiegazione dell’argomento e da esercizi guidati. Essere in grado di svolgere i compiti a casa, da solo, per uno studente significa essere all’altezza della consegna ed è quindi un momento di gratificazione e di aumento dell’autostima.

COSA FARE ALLORA?

Ho l’impressione che in questo momento alcuni insegnanti stiano utilizzando l’assegnazione dei compiti a casa come compensazione dell’inadeguatezza della formazione a distanza e che assegnino una mole di lavoro eccessiva nel tentativo di recuperare parte del tempo perso. Se la gestione dei compiti a casa è tale da impedirvi di vivere serenamente, si metta in contatto con le altre mamme della classe e utilizzate le rappresentanti di classe per segnalare l’eventuale sovraccarico, di cui forse gli insegnanti non sono a conoscenza o di cui non si rendono conto.

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